Color forecasting e sostenibilità: il potere dei colori nella moda

I colori sono un potente mezzo di comunicazione ed espressione, l’avrai sentito dire mille volte.

Sono in grado di comunicare stati emotivi e influenzare le nostre sensazioni ed emozioni. Il blu, per esempio, ricorda il mare ed esprime tranquillità, il verde, invece, è il colore della natura e richiama spensieratezza e benessere, mentre il rosso è il simbolo della passione e della forza. 

Pensa poi a come ci vestiamo ogni giorno: i colori che indossiamo e come li abbiniamo raccontano qualcosa su di noi e sulla nostra personalità. C’è chi preferisce colori sgargianti per esprimere il proprio modo di essere solare o eccentrico e chi invece opta per colori più neutri e sobri.

Forse non ci crederai, ma, proprio per il loro immenso potere comunicativo, i colori dei vestiti che vedi in negozio vengono studiati attentamente e selezionati da esperti.

Stiamo parlando del Color Forecasting: la pratica di predire i colori che saranno di tendenza. 

Come avviene esattamente questa scelta? Si tratta di magia o magari vengono estratti a sorte? Nulla di tutto questo.

Designer ed esperti di tutti i settori, provenienti da diversi paesi, si riuniscono e analizzano tutto quello che succede nel mondo, a partire dalle sfilate e dalle tendenze sui social fino ai cambiamenti culturali e sociali: guardano tutti gli aspetti della vita. Creano varie mood board, ovvero collezioni di immagini, parole o arte che evocano un’emozione legata alla storia di un colore, e poi discutono le diverse storie. Alla fine di questa discussione, scelgono i colori che meglio supportano la storia selezionata ed ecco che arrivano in negozio con le nuove collezioni! 

Il Color Forecasting, quindi, non è solo dati e analisi, ma si tratta di scegliere un colore in base a quello che comunica, si tratta di dare vita a un sentimento collettivo, ad un’emozione da condividere.

Ma al di là dei colori che questi esperti scelgono e di quelli che, invece, preferiamo indossare, quello che è importante è scegliere capi che utilizzano tinture certificate. Come mai? Ecco il motivo.

Negli stabilimenti di fast fashion, le tinte usate per tingere i capi e i prodotti per fissare il colore sono spesso tossici. Consideriamo poi che nelle aree del Bangladesh, dell’India e della Cina, dove avvengono la maggior parte delle tinture tessili, spesso non vengono usati adeguati sistemi di filtraggio. Questo significa che le acque di scarico di queste fabbriche sono un mix tossico di tinture, metalli pesanti e sostanze chimiche. 

E dove finiscono tutte queste sostanze pericolose? Ovvio: nei nostri mari e nei nostri fiumi, danneggiando l’ecosistema e le persone che utilizzano quell’acqua per le loro attività quotidiane. 

Per questo è importante preferire brand che garantiscono una produzione sostenibile e certificata, perché significa che utilizzano metodi sostenibili per la tintura che hanno un impatto minore sull’ambiente, o magari utilizzano sistemi di filtraggio e riciclo delle acque che riducono le sostanze tossiche immesse nelle acque.

Noi di Good Sustainable Mood ricerchiamo attentamente le nostre tinte, per garantirne la qualità.  

Scegliamo di abbinare al tessuto tinte certificate che escludono la maggior parte dei petrolati presenti nei capi proposti tradizionalmente sul mercato, perché tutto quello che indossiamo sulla pelle dev’essere a norma, come una crema o un gioiello che, altrimenti, possono dare allergia.

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